Brignone, il chirurgo Panzeri: “Impossibile operare il crociato, tra sei settimane capiremo”

Dottor Panzeri, quando tornerà Federica Brignone?

“I mesi volano e sappiamo quale sia l’obiettivo: le Olimpiadi. Stiamo pensando a quale sia la soluzione migliore per Federica, ma intanto dobbiamo farla guarire. Non abbiamo ancora parlato con lei di recupero, in sala operatoria ho visto la frattura e mi sembrano ragionamenti prematuri”.

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Il medico e chirurgo che più ha visto da vicino il danno alla gamba sinistra di Federica Brignone è il meno motivato a parlare di tempi di recupero. Andrea Panzeri, capo della commissione medica della Fisi, era alla guida del team che giovedì sera nella clinica “La Madonnina” di Milano ha operato la campionessa, caduta nel gigante degli Assoluti in Val di Fassa. Insieme ai suoi colleghi ha scoperto che oltre alla frattura scomposta del piatto tibiale e della testa del perone c’era anche una lesione del crociato anteriore che ora rende vaga qualsiasi ipotesi sul ritorno allo sci e sull’efficienza dell’azzurra alle Olimpiadi di Milano Cortina.

C’è molta apprensione per la lesione del crociato che è emersa solo a Milano, e non è stata operata.

“Era impossibile pensare di ricostruire il crociato anteriore, non si poteva agganciarlo al piatto tibiale che era diviso in tanti frammenti. Si è data la priorità alla parte ossea su cui ha fatto un super lavoro Riccardo Accetta, responsabile dell’unità operativa di traumatologia di pronto soccorso dell’Istituto ortopedico Galeazzi”.

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È vero che c’è stato un consulto tra vari esperti internazionali.

“Ho parlato col dottore Herbert Schoenhuber, il mio maestro, e prima di ripartire per Milano mi sono confrontato col luminare francese Bertrand Sonnery-Cottet, che mi ospitava in sala operatoria a Lione”.

Cosa ci si può aspettare adesso?

“Dobbiamo aspettare che si consolidi la parte ossea, vedere come risponde il ginocchio, se è stabile o instabile: in genere servono tra le sei e le otto settimane. Dopodiché capiremo con quale tecnica intervenire sul crociato e quando”.

L’operazione è certa?

“Abbiamo già preso in considerazione tutte le varie possibilità per ricostruire il legamento. Dobbiamo calcolare anche che Federica ha una placca con una serie di viti nel ginocchio, e per andare a ricostruire il crociato dobbiamo valutare se è possibile togliere queste viti. In caso di intervento, gli standard attuali parlando di sei mesi per considerare guarito e pienamente efficiente un atleta. Ma ci sono anche eccezioni come il francese Pierre Vaultier, che a Sochi 2014 vinse l’oro dello snowboard cross con un crociato anteriore rotto e mai operato”.

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