Giro, Pogacar alza la voce: la rosa nella scia di Pantani. Ma il record di Oropa resta al Pirata

SANTUARIO DI OROPA — Il cambio d’abito è arrivato già, in ritardo di ventiquattr’ore appena rispetto alle previsioni sue e d’altri. Con Tadej Pogacar si sa come vanno certe cose. Punto nell’orgoglio parte, se ne va, e se non c’è un Vingegaard a mangiargli l’ombra alle spalle, una salita come quella di Oropa per lui è un puro esercizio di stile.

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