Roubaix, la last dance di Lizzie Deignan: “Che bello non dover parlare più di parità nel ciclismo”
La prima donna sulla luna è stata lei. La luna del ciclismo, la Parigi-Roubaix, il pavé aperto anche alle ragazze, 125 anni dopo. Lizzie Deignan la vinse nel 2021 con le mani insanguinate, sotto un cielo nero. Era ottobre: la Roubaix spostata per il Covid all’autunno. Un attacco da lontanissimo per l’ex campionessa del mondo, che, da allora, alla Paris-Roubaix Femmes non ha più pedalato. Oggi ci tornerà per la seconda e certamente ultima volta: l’ex signorina Armitstead lascerà il ciclismo a fine anno.
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On #ParisRoubaixFemmes, anything can happen. See you on Saturday to write a new script in the Hell of the North!4?? éditions, 4?? styles, 4?? championnes.
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La prima donna
In una lunga conversazione con Cyclingnews, Lizzie Deignan, 36 anni, ha parlato dell’importanza di quel successo per la sua carriera e più in generale per il ciclismo femminile. “È bello essere in una fase in cui non mi batto più per l’uguaglianza. È importante riconoscere che c’è margine di miglioramento e molta strada da fare, ma non è più al centro di ogni conversazione che faccio sul mio sport”. La sua Lidl-Trek ha precorso i tempi. Ora l’introduzione del congedo di maternità e degli stipendi minimi obbligatori per le donne nelle squadre di alto livello e la trasmissione in diretta televisiva obbligatoria per gli eventi del Women’s WorldTour ha reso assai più conosciuto e popolare il ciclismo delle donne. “Da quando ero junior fino a cinque anni fa, questo è ciò di cui parlavo sempre. Ricordo la conferenza stampa dopo la mia medaglia d’argento alle Olimpiadi di Londra, ed era di questo che parlavo: della disuguaglianza che stavamo affrontando”.
Madre di due bambini
Lizzie e suo marito, l’ex pro Philip Deignan, hanno due figli. “Nella vita c’è di più dei soldi. Mio marito si è ritirato quando è nata mia figlia ed è stata una sua decisione”. Ora la Roubaix: “Ovviamente soffrirò in ogni sezione di pavé e cercherò di sopravvivere per prepararmi al settore successivo”.
Il percorso
La Roubaix femminile parte da Denain, subito dopo la Foresta di Arenberg: 17 i settori pavé (30 nella gara maschile): il primo è quello da Hornaing a Wandignies. L’arrivo nel velodromo Petrieux. 49mila euro il montepremi complessivo (contro i 91mila della gara maschile), 20mila per la vincitrice. Nell’albo d’oro, oltre a Deignan, ci sono Elisa Longo Borghini (2022), la canadese Alison Jackson (2023) e la belga Lotte Kopecky (2024). Un’italiana è sempre andata sul podio. Assente dopo la caduta al Fiandre Longo Borghini, le speranze italiane sono tutte su Elisa Balsamo (seconda un anno fa). Al via anche le due campionesse olimpiche della Madison Chiara Consonni e Vittoria Guazzini. “Vedere Sonny Colbrelli vincere” spiega Consonni “mi ha ispirata a dire a me stessa che un giorno anch’io potrei vincere e provare a fare qualcosa per cui sarò ricordata. E onestamente, amo il pavé che riceve il vincitore”
La tv
La gara partirà alle 13.00, l’arrivo è previsto tra le 16.45 e le 17.10. Diretta su Rai 2 a partire dalle 16.00 e sarà visibile anche in streaming su RaiPlay. Su Eurosport 1 la trasmissione inizierà alle 14.30: sarà visibile in streaming anche su Discovery+.
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