Contratto metalmeccanici, ad aprile nuovo sciopero
ROMA – I metalmeccanici tornano in piazza per chiedere il rinnovo del contratto scaduto a giugno 2024. Fiom, Fim e Uilm hanno annunciato altre otto ore di sciopero entro aprile dopo le 24 già fatte finora. Sciopero che non colpirà solo le aziende di Federmeccanica Assistal, ma di Unionmeccanica-Confapi. Le distanze restano consistenti con i sindacati che hanno chiesto un aumento sui minimi al livello C3 (ex quinto livello) di 280 euro a regime con un contratto triennale. Le imprese sono ferme sulla proposta di 173 euro, ma allungando il contratto a quattro anni. «Federmeccanica, Assistal e Unionmeccanica – ha sottolineato Michele De Palma segretario Fiom-Cgil – stanno avendo un comportamento irresponsabile. Fanno come le tre scimmiette: non sentono, non vedono e non parlano». La Uilm-Uil con Rocco Palombella chiama in causa il governo rispetto «alla detassazione degli aumenti ottenuti con il contratto perché questo di fatto potrebbe sbloccare la trattativa». Il contratto riguarda circa 1,5 milioni di lavoratori in 16mila imprese. Il settore esporta prodotti per poco meno di 280 miliardi che rappresentano il 44,4% delle esportazioni totali. I sindacati ricordano l’azienda di Padova che ha pagato un buono welfare a chi non ha fatto sciopero. «Ci aspettiamo da Federmeccanica la massima responsabilità sociale per evitare degenerazioni intollerabili», dicono Fim, Fiom e Uilm. E il leader della Fim–Cisl, Ferdinando Uliano, ha sottolineato che «se non ci saranno risposte daremo continuità alla lotta e metteremo in atto iniziative più forti».
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