Fincantieri corre in Borsa. Commessa da 700 milioni per due navi dalla Marina Militare

MILANO – Fincantieri brinda a Piazza Affari forte di una nuova commessa da 700 milioni ottenuta dalla Marina Militare per la realizzazione di due navi militari. La Marina ha ordinato due nuove unità navali combattenti multi missione al cantiere integrato di Fincantieri a Riva Trigoso (Genova) e Muggiano (La Spezia) con un contratto del valore di 700 milioni e le due unità sostituiranno quelle cedute dall’Italia alla Marina indonesiana. Il titolo in mattinata avanza di oltre sei punti percentuali, nel solco di un rialzo che sta interessando nelle ultime settimane tutte le aziende potenzialmente coinvolte dall’incremento di spese per la difesa appena concordato in sede Nato.

La consegna dei due nuovi ‘PPA-Multipurpose Combat Ship’ in configurazione ‘Light Plus’ è prevista rispettivamente nel 2029 e nel 2030. Rappresentano una tipologia di nave altamente flessibile con capacità di assolvere a molteplici compiti che vanno dal pattugliamento con capacità di soccorso in mare, alle operazioni di Protezione Civile, nonché da nave combattente di prima linea.

Avranno 143 metri di lunghezza fuori tutto, saranno in grado di raggiungere una velocità di oltre 31 nodi e ospiteranno 171 persone di equipaggio. Prevista l’installazione di un impianto di propulsione combinato diesel e turbina a gas e di un sistema di propulsione elettrica, con la capacità di fornire a terra acqua potabile e corrente elettrica.

“Il contratto conferma il valore strategico del programma, evidenziando la capacità del nostro gruppo di rispondere con prontezza ed efficacia alle esigenze operative della Marina Militare – commenta l’amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri Pierroberto Folgiero -. Le nuove unità rafforzano la filiera nazionale, garantendo continuità produttiva e stabilità occupazionale e contribuiscono a consolidare il ruolo dell’Italia come attore centrale nello scenario geopolitico globale della difesa, dove lo shipbuilding è sempre più elemento chiave di influenza e cooperazione internazionale”.

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