Host investe sulla formazione
Il comparto dell’ospitalità e della ristorazione professionale sta vivendo una fase di trasformazione profonda. Negli ultimi anni il settore non si è limitato a recuperare terreno dopo la pandemia, ma ha avviato un ripensamento strutturale: i locali non sono più soltanto spazi di consumo, bensì luoghi esperienziali in cui tecnologia, design e sostenibilità diventano parte integrante dell’offerta. La digitalizzazione è entrata stabilmente nelle cucine e nelle sale, dai sistemi intelligenti di gestione degli ordini e dei magazzini ai menù dinamici e personalizzati. Parallelamente cresce l’attenzione per l’efficienza energetica e la riduzione degli sprechi, mentre la contaminazione tra format arricchisce l’offerta e intercetta nuove fasce di consumatori.
In questo scenario Fiera Milano presenta Host, in programma dal 17 al 21 ottobre nei padiglioni di Fiera Milano a Rho. L’evento ospiterà oltre 1.900 espositori provenienti da 54 Paesi e più di 700 buyer attesi da 75 nazioni. Accanto a tecnologie, attrezzature, design e nuove formule di servizio, quest’anno una particolare attenzione sarà riservata al tema della formazione, diventata una priorità per le imprese di un settore che cresce, ma che deve colmare un divario di competenze sempre più evidente. Secondo l’ultimo rapporto Fipe-Confcommercio, il 77% delle imprese segnala difficoltà nel reperire personale, con punte che arrivano al 90% per i camerieri e all’81% per i cuochi.
“Il tema della formazione è cruciale all’interno dell’ospitalità”, sottolinea Francesca Cavallo, head of hospitality exhibitions di Fiera Milano. “Tutto il comparto ha bisogno di persone sempre più specializzate. Pensiamo al caffè: da anni si avverte la necessità di baristi capaci di raccontare il prodotto, non solo di erogarlo. Il consumatore di oggi è più consapevole, vuole vivere un’esperienza e conoscere la storia e la preparazione dietro una tazzina. È una mancanza che ci segnalano anche le aziende: servono persone qualificate che sappiano spiegare e valorizzare il lavoro che c’è dietro ogni caffè. Per questo la formazione è indispensabile”.

Lo stesso vale per la ristorazione e per il servizio in sala, dove l’attenzione al cliente è diventata fondamentale. “Il nuovo consumatore non guarda più solo al prodotto ma a un’esperienza a 360 gradi, che comprende qualità delle materie prime e cura del dettaglio”, prosegue Cavallo. Nei padiglioni di Fiera Milano, accanto alle novità di prodotto e alle soluzioni tecnologiche, prenderà forma un vero e proprio laboratorio di competenze: masterclass, seminari e percorsi di aggiornamento rivolti sia ai professionisti sia alle nuove generazioni. Il caffè, ad esempio, sarà protagonista di incontri che non si limiteranno alle tecniche di estrazione o alle innovazioni di macchina, ma metteranno in relazione l’intera filiera con il tema delle certificazioni e delle professionalità emergenti. Anche il mondo della panificazione sarà al centro con la nuova area Bakery Square, che offrirà momenti di approfondimento su materie prime, benessere e gestione dei costi, affiancati da un convegno dedicato al lievito madre come simbolo di tradizione e innovazione.
Non mancheranno le iniziative promosse direttamente dalle aziende. Alcuni esempi raccontano bene come l’industria e i servizi abbiano fatto della formazione un tassello strategico. Carpigiani, con la sua Gelato University, porterà in fiera l’esperienza di un polo internazionale che ha formato migliaia di studenti e professionisti contribuendo a diffondere nel mondo la cultura del gelato italiano. Simonelli group metterà al centro le attività della Youth Academy, che offre percorsi gratuiti e borse di studio a giovani talenti del caffè. Anche sul versante digitale la formazione è diventata centrale: la Zucchetti Academy affiancherà alle soluzioni software momenti di aggiornamento dedicati a competenze manageriali e organizzative, oggi indispensabili per affrontare un mercato sempre più complesso.
Il posizionamento di Host come piattaforma globale non si esaurisce nei padiglioni di Rho. A fine anno il format si allargherà infatti al Medio Oriente con Host Arabia, in programma dal 15 al 17 dicembre a Riyadh, in concomitanza con Saudi Horeca. L’iniziativa nasce per intercettare le opportunità offerte da Vision 2030, piano strategico che destina oltre 800 miliardi di dollari allo sviluppo dell’hospitality saudita. “I dati di consumo mostrano abitudini molto simili a quelle italiane, con una forte propensione a vivere fuori casa”, osserva Cavallo. “Per questo Vision 2030 rappresenta una grande opportunità per il settore e come Host vogliamo accompagnare le imprese in questa direzione”.
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