Recupera il potere d’acquisto delle famiglie. Istat: +1,3% nel 2024
MILANO – Un recupero del potere d’acquisto delle famiglie italiane, che per le associazioni dei consumatori come l’Unc è però solo un “effetto ottico”. Secondo l’Istituto di statistica, l’anno scorso il reddito disponibile delle famiglie aumenta del 2,7% e il loro potere d’acquisto dell’1,3%. Un dato legato al rallentamento della corsa dei prezzi. L’Unc lo definisce un “rimbalzo tecnico” dovuto al fatto che l’inflazione media nel 2024 è crollata, passando (indice Nic) dall’8,1% del 2022 e dal 5,7% del 2023 all’1% del 2024. “Peccato che non si sia certo recuperato quanto perso in quei tremendi mesi successivi all’invasione dell’Ucraina – lamenta il presidente Massimiliano Dona – con i prezzi decollati a livelli insostenibili. Insomma, siamo ben lungi dall’essere tornati ai valori pre-crisi del 2021″.
Tra i dati Istat che segnalano comunque una migliore situazione dei bilanci familiari c’è il fatto che la spesa per consumi finali cresce dell’1,7% e la propensione al risparmio delle famiglie sale al 9%, dall’8,2% del 2023. Invece il tasso di investimento delle famiglie scende al 9,3% dal 10,2% del 2023.
In calo gli affari delle società. Dai conti nazionali per settore istituzionale emerge che il tasso di profitto delle non finanziarie cala infatti al 43,3% (dal 46,1% del 2023), per la diminuzione del risultato lordo di gestione del 5,2% a fronte di una modesta crescita del valore aggiunto, pari allo 0,9%.
In forte rallentamento, infine, il valore aggiunto generato dal complesso dell’economia nazionale che è aumentato del 2,3% rispetto all’anno precedente, rispetto alla dinamica positiva osservata nel precedente biennio (+9,1% nel 2022, +6,7% nel 2023). Tutti i settori istituzionali hanno contribuito in misura abbastanza omogenea alla crescita dell’economia nazionale. Il valore aggiunto generato dall’attività delle amministrazioni pubbliche è aumentato del 5,2% rispetto all’anno precedente (+2,4% nel 2023), fornendo un contributo di 0,7 punti percentuali alla crescita complessiva nazionale.
Condividi questo contenuto: