Dazi, le opposizioni contro Meloni. Schlein: “Le borse crollano, basta fare finta di niente”
“Le borse affondano. E per Meloni va tutto bene”. Le opposizioni attaccano la premier. “Mentre spera che le cose si risolvano da sole, l’economia italiana sta subendo colpi micidiali per le decisioni del suo amico Trump, come dimostra l’ulteriore tonfo di oggi della Borsa di Milano e delle altre piazze mondiali – sottolinea Elly Schlein – Gli altri governi europei, a partire da quello spagnolo di Sanchez, stanno mettendo in campo misure forti per proteggere e sostenere imprese e lavoratori, Meloni invece fa solo appelli alla calma. Serve urgentemente un bagno di umiltà e di realtà da parte del governo, sono in gioco decine di migliaia di posti lavoro – continua Schlein – sostenga un negoziato europeo per interrompere l’applicazione dei dazi e predisponga un piano per sostenere i settori dell’economia italiana più colpiti, perché l’incertezza in queste settimane ha già fatto danni enormi mentre lei usava ancora il condizionale per non urtare Trump. Ora basta fare finta di niente”.
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Nel pomeriggio, a Palazzo Chigi è in programma una riunione di governo sul tema dei dazi con la presidente del Consiglio, i due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Intanto, le opposizioni si fanno sentire. “‘I dazi non sono una catastrofe’ aveva detto qualche giorno fa Giorgia Meloni. Eppure anche questa mattina i mercati azionari affondano. In pochi giorni centinaia di migliaia di risparmiatori, grandi e piccoli, hanno perso miliardi di euro, mentre le aziende che esportano (e chi vi lavora) vivono ore di incubo. La premier è ancora convinta che vada tutto bene?”, scrive sui social la deputata Simona Bonafè, vice presidente vicaria del gruppo Pd.
Dello stesso parere Marco Furfaro, componente della segreteria nazionale del Pd. Anche lui fa un paragone con la Spagna: “24 ore dopo l’annuncio dei dazi di Trump, la Spagna ha reagito con un piano da 14 miliardi di euro per proteggere imprese e lavoratori”, dice il deputato dem. E in Italia? “Giorgia Meloni è corsa in tv a dire che ‘i dazi non sono la catastrofe che ci raccontano’. Lo dica ai 60.000 lavoratori italiani a rischio licenziamento. Lo dica alle imprese che perderanno 5,7 miliardi di export. La verità è semplice: mentre altri Paesi si muovono per difendere la propria economia, i propri lavoratori, le proprie imprese noi abbiamo un governo che pensa a difendere chi vuole affossarci”, conclude Furfaro. Per il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia “di fronte a quanto sta avvenendo l’unica cosa che il governo italiano riesce a dire è no panic. È una scelta che non sta in piedi: non si può rimanere inermi sperando poi di trattare one to one con Donald Trump. Il posto del nostro Paese è l’Europa. Il governo italiano la smetta con le sue titubanze, i suoi silenzi e sostenga la risposta europea che deve essere univoca e forte. Non servono appelli alla calma ma serve che l’Europa parli con voce unica e chieda la sospensione dei dazi Usa. Purtroppo stiamo toccando con mano la follia delle politiche sovraniste e protezionistiche della destra nel mondo”.
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Al coro si aggiungono anche Antonio Misiani, responsabile dem economico: “Le folli politiche protezionistiche della destra stanno affossando l’economia mondiale e italiana e i patetici appelli alla calma di Meloni e di Giorgetti sono caduti nel vuoto. L’Europa parli con una voce unica per esigere da Trump la sospensione dell’applicazione dei dazi e l’apertura di un negoziato. Il governo italiano predisponga in tempi rapidi un piano di sostegno dei settori più colpiti, utilizzando anche le (tante) risorse non spese del Pnrr”. E pure il senatore Michele Fina, Tesoriere del Pd: “Di fronte al tifone dazi il governo è incerto, stordito, incapace di organizzare una sia pur minima forma di politica economica. Speravano che bastasse accucciarsi e ricevere un trattamento di favore e invece le cose sono andate diversamente, mentre a destra predicano amicizia e cercano giustificazioni, le imprese italiane sono già oggi colpite dai dazi. Meloni non ha espresso alcuna idea su come contrastare questa aggressione economica e difendere i nostri lavoratori. Quanto tempo si perderà ancora?”.
Oltre al Pd si fa sentire anche Avs, con Angelo Bonelli: “Siamo davanti a una situazione preoccupante, e se la situazione continua così per altri giorni l’Italia rischia seriamente di andare a gambe all’aria. È incredibile che in questo contesto Giorgia Meloni se la prenda con il Green Deal, indicandolo come il responsabile della crisi, e non dica una parola su Donald Trump e sulle sue scelte in materia di dazi, che erano note da mesi – osserva il deputato di Alleanza verdi e sinistra – Meloni dice di non fare allarmismi, ma questo atteggiamento andrebbe bene solo se il governo stesse facendo qualcosa. Invece non sta facendo nulla. L’unica cosa chiara è che si sta dimostrando totalmente incapace di gestire questa fase, il sovranismo e la destra globale è responsabile di questa situazione e Giorgia Meloni venga in Parlamento a riferire cosa intende fare per tutelare la nostra economia e l’occupazione”, conclude.
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