Flavio Briatore operato per un tumore cardiaco benigno. Di che cosa si tratta

Flavio Briatore è stato operato al cuore all’ospedale San Raffaele di Milano per un tumore cardiaco benigno. L’imprenditore è stato dimesso dall’ospedale San Raffaele di Milano dove ha subito l’intervento.

Il tumore cardiaco è caratterizzato dalla comparsa di cellule neoplastiche a livello delle strutture del cuore. Può insorgere in ogni tessuto cardiaco e causare ostruzione al tratto di afflusso o di efflusso delle valvole, tromboembolie, aritmie e disturbi pericardici.

In genere questi tumori possono essere primari (benigni o maligni) o metastatici (maligni). Il mixoma, un tumore benigno, è il tipo più diffuso di tumore cardiaco primitivo.

La diagnosi

La diagnosi viene fatta tramite ecocardiografia oppure con la Tac cardiaca o utilizzando la risonanza magnetica cardiaca. Il trattamento dei tumori benigni di solito prevede l’intervento chirurgico. Questi tumori possono ripresentarsi. Il trattamento delle neoplasie maligne metastatiche dipende dal tipo e dall’origine del tumore; la prognosi è generalmente negativa.

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Il mixoma

Come abbiamo detto, fra i tumori cardiaci il mixoma è il più frequente. Rappresentando il 50% di tutti i tumori cardiaci primitivi. Nelle donne l’incidenza è 2-4 volte superiore ma esistono rare forme familiari che coinvolgono di più gli uomini (complesso di Carney).

Circa il 75% dei mixomi si presenta nell’atrio sinistro e i restanti casi coinvolgono le altre cavità. I mixomi possono avere fino a 15 cm di diametro. In circa il 75% dei casi è presente un peduncolo che può prolassare attraverso la valvola mitrale e ostacolare il riempimento ventricolare durante la diastole.

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L’intervento chirurgico

Per trattare i tumori primitivi benigni è necessario intervenire chirurgicamente. In seguito, il paziente  viene monitorato per 5-6 anni con delle ecocardiografie per individuare eventuali recidive.

La chirurgia è il più delle volte risolutiva. Infatti, a tre anni di distanza si registra infatti il 95% di sopravvivenza. Fanno eccezione i rabdomiomi (tumori benigni che nascono dal tessuto muscolare del cuore e si sviluppano principalmente nei neonati e nei bambini), la maggior parte dei quali regredisce spontaneamente senza trattamento, e il teratoma pericardico (sono molto rari e di solito benigni. Nascono nell’ambito del pericardio, di solito collegati ai grossi vasi con un peduncolo, e si presentano come masse solide e multicistiche).

In quest’ultimo caso, può essere necessario una pericardiocentesi urgente, la procedura con la quale si rimuove il liquido pericardico in eccesso .

Nei pazienti con fibroelastoma, un tumore di piccole dimensioni pericoloso che si trova spesso a livello delle valvole cardiache e ne altera la struttura e quindi la funzione, può essere necessario un intervento di plastica o di sostituzione valvolare. In caso di rabdomiomi o di fibromi multifocali, di solito, l’asportazione chirurgica è inefficace e la prognosi è negativa.

Si tratta di patologie gravi e la sopravvivenza a 5 anni può essere anche solo del 15%. I fibromi provocano aritmie, causando possibilmente la morte improvvisa e sintomi ostruttivi.

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